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PreviewData di pubblicazioneEstremo cronologico inizialeTitoloFondo RadiceAutore/iAltri autoriDescrizioneTipoTipologia fisica
21Cannella bianca.jpg.jpg--Cannella BiancaCollezione Museale di Farmacologia Famiglia:Lauraceae. Origine :vegetale. Parti usate:corteccia privata del sugheroSostanza vegetale
22IMG_6251.jpg.jpg--CapsicoCollezione Museale di Farmacologia Famiglia: solanaceae. Origine: vegetale. Parti usate: frutto.Sostanza vegetale
2316 racioppoli.jpg.jpg--CapuaV:Ar.Co. Racioppoli, Gianfranco Artista casertano, porta avanti da tempo un lavoro che si distingue per un largo impiego di oggetti e sostanze di riciclo spesso derivanti dall’edilizia, dei quali indaga in maniera originale le potenzialità espressive, manifestando anche in questo modo il forte legame della sua arte con il mondo dell’architettura. Fortemente interessato alla storia del territorio nel quale lavora, espone in collezione un’opera che mette in relazione antichità e contemporaneità.Dipinto
24Caseina (2).jpg.jpg--CaseinaCollezione Museale di Farmacologia Origine: animale. Parti usate: corteccia dei giovani rami.Sostanza animale
25Catrame.jpg.jpg--CatrameCollezione Museale di Farmacologia Origine: vrgetale. Parte usate: legno di betulla, faggio e pino.Sostanza vegetale
261.INAIL_immagine.jpg.jpg--Centro Polifunzionale INAIL – NapoliAMC Cennamo, Michele ; Lo Cascio, Giorgio Disegno prospettico: scorcio del Complesso Polifunzionale INAIL. Il complesso, progettato tra il 1980 ed il 1983 e realizzato nel decennio 1981-1991, si sviluppa su un’impostazione planimetrica caratterizzata da assi direzionali all’incrocio dei quali si impostano le alte volumetrie delle torri. Sulle direttrici di collegamento tra le torri si inseriscono le tipologie edilizie basse “a stecca” che circondano uno spazio pedonale attrezzato a verde, il cui perno centrale è la cavea del teatro all’aperto concepito come una piazza.fotografia virtuale
27cocco nocifero (2).jpg.jpg--Cocco NociferoCollezione Museale di Farmacologia Famiglia: arecaceae. Origine: vegetale. Parti usate: polpa del frutto, i germogli, la radice.Sostanza vegetale
28coda cavallina (2).jpg.jpg--Coda CavallinaCollezione Museale di Farmacologia Famiglia: Equisetaceae. Origine: vegetale. Parti usate: fusti.Sostanza vegetale
2901_GIUDITTA GUASTAMACCHIA.jpg.jpg--Cranio di Giuditta GuastamacchiaMuseo Anatomico Cranio di GIUDITTA GUASTAMACCHIA: la donna fu giustiziata nell’aprile del 1800 perché ritenuta colpevole dell’omicidio del marito. Il cranio fu donato nel 1869 al Prof. Gennaro Barbarisi, allora direttore del Museo di Anatomia, dal prof. G.B. Miraglia che, autore dei primi studi di frenologia forense, vi indicò le aree celebrali secondo i dettami della dottrina frenologica fondata dall'austriaco Franz Gall. Benché manchi della mandibola, del molare destro e di buona parte del temporale e del mascellare dello stesso lato, può dirsi, rispetto agli altri, il più completo. Guardato di prospetto mostra la superstite cavità orbitale di forma rotondeggiante e deviata all’ esterno; la fronte è bassa e verticale. Ampio è lo spazio interorbitale, presenta la sutura metopica ed un marcato prognatismo (sporgenza anomala) sotto-nasale. Dei denti restano in loco il secondo premolare destro ed il primo e secondo molare dello stesso lato. Le suture sono in massima aperte, però la sagittale si è in buona parte ossificata precocemente. La spina occipitale è accentuatissima. La regione occipitale è asimmetrica. Profonda è la regione temporale. Ad uncino è conformata la spina occipitale. Questo cranio, che mostra l’apparente età di anni trenta, ricorda la forma sferoidale del Sergi.
3004_MICHELE SORBO.jpg.jpg--Cranio di Michele SorboMuseo Anatomico Cranio di Michele Sorbo
3102_NICOLA GUASTAMACCHIA.jpg.jpg--Cranio di Nicola GuastamacchiaMuseo Anatomico Cranio di Nicola Guastamacchia
1203_PIETRO DE SANDOLI.jpg.jpg--Cranio di Pietro de SandoliMuseo Anatomico Cranio di Pietro de Sandoli
13Felix Policastro - Croce Scomoda.jpg.jpg--Croce ScomodaV:Ar.Co. Policastro, Felix L'opera in collezione, con uno dei suoi bracci disallineati, fa vacillare la stabilità formale del simbolo croce. Con un semplice accorgimento ottico decostruisce la sicurezza dei nostri confini culturali e avvia una riflessione che mette non tanto in discussione l'idea della chiesa o della fede ma le nostre relazioni di e con la comunità rispetto allo svolgimento proprio dei quei valori che dovrebbero qualificarla.Scultura
14Cumino vero.jpg.jpg--CuminoCollezione Museale di Farmacologia Famiglia: umbelliferae. Origine:vegetale. Parti usate: semi.Sostanza vegetale
15Curcuma.jpg.jpg--Curcuma longaCollezione Museale di Farmacologia Famiglia: zingiberaceae. Origine: vegetale. Parti usate: rizoma.Sostanza vegetale
16Gabriele Marino - Davide e Golia.jpg.jpg--Davide e GoliaV:Ar.Co. Marino, Gabriele L'opera in collezione, appartenente a filoni di ricerca più recenti, è una chiara presa di posizione dell'artista nei confronti dell'attuale situazione socio-politica nella quale il Davide di turno si trova a lottare contro giganti difficili da sconfiggere.Opera
173. SCHEDA DI PROGETTO_Casa dolce casa, Double face.jpg.jpg--Double faceAADA De Angelis, Almerico ; Cappellini Cartolina su cartoncino 10x15 cm. Soggetto: Libreria. Prod. Cappellini, design. Almerico De Angelisfotografia virtuale
1815 chiariello.jpg.jpg--Dubai dal satelliteV:Ar.Co. Chiariello, Piero L’opera indaga la percezione e l’interpretazione della realtà attraverso l'ingresso e l'ingrandimento delle maglie del visibile. Nell’immagine sono selezionate delle fasce, verticali o orizzontali, dilatate fino a ricoprire l'intera superficie. Nei suoi lavori si fondono fotografia e computer art e si indaga la forma stessa dell'immagine, fissa e in movimento. L’opera in collezione appartiene a tale filone di ricerca del quale ne rappresenta i punti salienti.Stampa
192. SCHEDA DI PROGETTO_DUO.jpg.jpg--DUO/SAADA De Angelis, Almerico Foto: appendiabiti da parete 318x60x190fotografia virtuale
2013 pagano.jpg.jpg--EmersioniV:Ar.Co. Pagano, Luigi Da sempre attento ad un’analisi del mezzo pittorico e all’artificio che esso sottende, l’artista ha negli anni alimentato le proprie sollecitazioni immaginative verso la soglia di uno scavo interiore condotto fino ai limiti del sommerso. In questo processo si materializzano le immagini che l’artista affida soprattutto al colore, alle alchimie che l’interferenza con il supporto, tela o lamiera, permette e alle luci lasciate affiorare come respiro di armonica condizione dell’anima.Opera