Gregorius XIII, papa

Full Name
Gregorius XIII, papa
Variants
Buoncompagni, Ugo <1502-1585>, Noome al secolo
Gregorio
Gregorio XIII
Gregorius
Gregorio
Gregorio XIII
Gregorius
Birth Year
1502
Birth Place
Death Year
1585
Death Place
Biography
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il primo gennaio 1501[1][2] o il 7 gennaio 1502[3] da Cristoforo Boncompagni (1470-1547), un ricco mercante, e da Angela Marescalchi (n. 1480), quarto di dieci figli (sette maschi e tre femmine). Studiò diritto all'Università di Bologna, laureandosi nel 1530 in utroque iure. Nello stesso anno assistette all'Incoronazione di Carlo V a Imperatore del Sacro Romano Impero, di cui si conserva un dettagliato resoconto[4]. Successivamente iniziò la carriera di docente di diritto, sempre nell'ateneo bolognese. Tra i suoi allievi più illustri ebbe Alessandro Farnese, Ottone di Waldburg, Reginald Pole, Stanislao Osio, Paolo Burali d'Arezzo e S. Carlo Borromeo. Nel 1539 rinunciò alla cattedra e, su invito del cardinale Pietro Paolo Parisio, si recò a Roma dove fu nominato giurisperito. Ricevette la tonsura (rito che precede il conferimento degli ordini sacri) il 1º giugno 1539 e fu ordinato sacerdote nel 1542. Papa Paolo III apprezzò la sua preparazione: gli conferì l'incarico di primo giudice della capitale, poi nel 1546 lo inserì nel collegio degli abbreviatori al Concilio di Trento come esperto di diritto canonico. Nel 1547 morì il padre; Ugo ereditò una parte cospicua dei beni di famiglia poiché il fratello maggiore era deceduto senza eredi: tra essi, anche metà del palazzo di famiglia. Per garantirsi un erede, decise di avere un figlio con una donna nubile, correndo il rischio di far scoppiare uno scandalo e di pregiudicare la propria carriera. Il figlio nacque l'8 maggio 1548 a Bologna e fu chiamato Giacomo. Venne legittimato il 5 luglio 1548. Papa Paolo IV (1555-1559), oltre ad aggregarlo come datarius alla residenza del cardinal nipote Carlo Carafa, riconoscendone le qualità di giurista, se ne servì per svolgere diverse missioni diplomatiche. Verso la fine del 1561, il Boncompagni fu di nuovo inviato al concilio di Trento. Grazie alla sua comprovata competenza di canonista e al suo eccezionale impegno nel lavoro, rese preziosi servizi per la risoluzione di alcuni problemi nell'ultima sessione conciliare (1562-63). Al termine del Concilio tornò a Roma, dove nel 1565 e Pio IV lo creò cardinale, con il titolo di cardinale presbitero di San Sisto. Fu poi inviato in Spagna come legato pontificio. Grazie a questo nuovo mandato si fece conoscere e ben volere dal sovrano spagnolo, Filippo II, tanto da conquistarne la fiducia. Fu anche per merito suo se il processo per eresia, avviato contro l'arcivescovo di Toledo Bartolomé Carranza, si concluse senza dissidi con il re. Ugo Boncompagni partecipò a due conclavi: quello del 1565-66 e quello del 1572, che si concluse con la sua elezione.