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L'Archivio personale del Prof.Michele Cennamo è stato formalmente acquisito per donazione dal Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell'Ateneo Vanvitelli, nel febbraio 2025. L'archivio, che in una prima fase esplorativa si compone in un unicum, sarà successivamente suddiviso in fondi per tipologie di materiali.
L'Archivio personale del Prof.Michele Cennamo è stato formalmente acquisito per donazione dal Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell'Ateneo Vanvitelli, nel febbraio 2025. L'archivio, che in una prima fase esplorativa si compone in un unicum, sarà successivamente suddiviso in fondi per tipologie di materiali.
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Il patrimonio documentale e artistico rappresentato nel fondo AADA è riferito al XX e XXI secolo e consta delle seguenti tipologie di materiali:
Periodici;
Serie di stampati (manifesti, locandine, pieghevoli e opuscoli, copertine libri);
Elaborati grafici (schizzi, disegni tecnici);
Modelli e prototipi;
Fotografie e diapositive;
Materiali didattici;
Documenti e carteggi;
Oggetti di design.
Il patrimonio documentale e artistico rappresentato nel fondo AADA è riferito al XX e XXI secolo e consta delle seguenti tipologie di materiali:
Periodici;
Serie di stampati (manifesti, locandine, pieghevoli e opuscoli, copertine libri);
Elaborati grafici (schizzi, disegni tecnici);
Modelli e prototipi;
Fotografie e diapositive;
Materiali didattici;
Documenti e carteggi;
Oggetti di design.
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Il Catasto Onciario del comune di Piedimonte d'Alife (l'attuale Piedimonte Matese), rientra nell’ampio progetto di Carlo III di Borbone che, a partire dal 1740, applicò un sistema catastale basato su criteri omogenei per tutto il regno. Con la prammatica “de forma censuali seu de capitazione aut de catastis” del 17 marzo 1741, prendono il via le operazioni per la redazione del catasto, detto onciario perché le rendite vengono valutate in once. Il manoscritto, importante risorsa per storici, ricercatori e appassionati di storia locale, offre una preziosa fotografia della comunità di Piedimonte Matese, consentendo di approfondire la storia dell’Alto Casertano e del Sannio Alifano.
Il Catasto Onciario del comune di Piedimonte d'Alife (l'attuale Piedimonte Matese), rientra nell’ampio progetto di Carlo III di Borbone che, a partire dal 1740, applicò un sistema catastale basato su criteri omogenei per tutto il regno. Con la prammatica “de forma censuali seu de capitazione aut de catastis” del 17 marzo 1741, prendono il via le operazioni per la redazione del catasto, detto onciario perché le rendite vengono valutate in once. Il manoscritto, importante risorsa per storici, ricercatori e appassionati di storia locale, offre una preziosa fotografia della comunità di Piedimonte Matese, consentendo di approfondire la storia dell’Alto Casertano e del Sannio Alifano.
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Il fondo è appartenuto al Prof. Mario Lauria, ordinario di diritto romano presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ma anche appassionato bibliofilo. Il fondo si compone di 8020 volumi circa, ed annovera edizioni che vanno dai primi del 1500 fino alla metà del 1900. La raccolta comprende opere che spaziano in quasi tutti gli ambiti culturali: giurisprudenza, letteratura, filosofia, scienze, medicina e storia. Di enorme pregio, quanto a completezza e stato di conservazione, è la raccolta intera dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, nell'edizione livornese, pubblicata tra il 1770 ed il 1779, l'ultima ad essere composta nel formato in folio.
Il fondo è appartenuto al Prof. Mario Lauria, ordinario di diritto romano presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ma anche appassionato bibliofilo. Il fondo si compone di 8020 volumi circa, ed annovera edizioni che vanno dai primi del 1500 fino alla metà del 1900. La raccolta comprende opere che spaziano in quasi tutti gli ambiti culturali: giurisprudenza, letteratura, filosofia, scienze, medicina e storia. Di enorme pregio, quanto a completezza e stato di conservazione, è la raccolta intera dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, nell'edizione livornese, pubblicata tra il 1770 ed il 1779, l'ultima ad essere composta nel formato in folio.
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La raccolta comprende 616 opere, di natura esclusivamente medico scientifica, edite dal XVI al XX sec. Tra i volumi, spicca l'edizione pisana del 1823 dell'opera "Anatomiae vniuersae" di Paolo Mascagni, nel formato atlante.
La raccolta comprende 616 opere, di natura esclusivamente medico scientifica, edite dal XVI al XX sec. Tra i volumi, spicca l'edizione pisana del 1823 dell'opera "Anatomiae vniuersae" di Paolo Mascagni, nel formato atlante.
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Stephen Pepper fu uno storico dell'arte americano, molto noto soprattutto come studioso della pittura bolognese del Seicento e come specialista di Guido Reni. La sua Biblioteca, che si compone di circa un migliaio di testi, è particolarmente completa per quel che riguarda la bibliografia sulla pittura e sulla grafica italiana dal Cinquecento al Settecento, che furono i principali campi di ricerca dello studioso, ma raccoglie anche opere di interesse più generale. Accanto ad alcune edizioni molto rare e di gran pregio, tutte di stretto interesse storico-artistico, vi si trovano: fonti letterarie, letteratura di periegesi, monografie su singoli artisti, cataloghi di musei e mostre, di vendite all'asta, classici della disciplina oramai introvabili. In particolare si segnala la serie, ormai molto rara, dei cataloghi dei disegni del British Museum di Londra.
Stephen Pepper fu uno storico dell'arte americano, molto noto soprattutto come studioso della pittura bolognese del Seicento e come specialista di Guido Reni. La sua Biblioteca, che si compone di circa un migliaio di testi, è particolarmente completa per quel che riguarda la bibliografia sulla pittura e sulla grafica italiana dal Cinquecento al Settecento, che furono i principali campi di ricerca dello studioso, ma raccoglie anche opere di interesse più generale. Accanto ad alcune edizioni molto rare e di gran pregio, tutte di stretto interesse storico-artistico, vi si trovano: fonti letterarie, letteratura di periegesi, monografie su singoli artisti, cataloghi di musei e mostre, di vendite all'asta, classici della disciplina oramai introvabili. In particolare si segnala la serie, ormai molto rara, dei cataloghi dei disegni del British Museum di Londra.