Giovanna d'Aragona
Full Name
Giovanna d'Aragona
Person Role
Nobile italiana, fu duchessa di Amalfi e reggente di Amalfi durante la minore età del figlio dal 1498 al 1510
Birth Year
1477
Birth Place
Death Year
1510
Death Place
Biography
Nipote del re di Napoli Ferrante I, Giovanna era figlia dello sfortunato Enrico d'Aragona marchese di Gerace, la cui morte per avvelenamento nel 1478 fu cantata da Joanni Maurello, e di Polissena Ventimiglia dei marchesi di Geraci.[2] Nel 1497 andò in sposa al secondo duca di Amalfi don Alfonso Todeschini Piccolomini (a sua volta nipote del papa Pio III) di cui rimase vedova poco tempo dopo il matrimonio. L'aiuto nell'amministrazione dei suoi beni, prestatogli dal maggiordomo di corte, il patrizio napoletano Antonio Beccadelli di Bologna, si trasformò in un legame affettivo: i due si sposarono clandestinamente ed ebbero due figli. La notizia del matrimonio venne tuttavia conosciuta dal fratello di Giovanna, il cardinale Luigi d'Aragona, il quale, disapprovando il legame per motivi di rango sociale, fece uccidere la sorella e i suoi tre figli, secondo la tradizione dopo averli fatti rinchiudere nella torre dello Ziro di Amalfi; fece inoltre assassinare, pugnalato a morte da sicari, lo sposo morganatico che era riuscito a espatriare nel ducato di Milano[3]. La vicenda venne così riassunta da Matteo Bandello: «Questi giorni una figliuola d'Enrico di Ragona e sorella del cardinal Aragonese, morto il marito che era duca di Malfi, prese per marito il signor Antonio Bologna, nobile, vertuoso ed onestamente ricco, che era stato col re Federico di Ragona per maggiordomo. E perché parve che digradasse, le gridarono la crociata a dosso, e mai non cessarono fin che insieme col marito ed alcuni figliuoli l'ebbero crudelissimamente uccisa, cosa nel vero degna di grandissima pietà. Onde, non essendo ancora l'anno che il signor Antonio fu miseramente qui in Milano ammazzato» (Matteo Bandello, Novelle, Novella XXVI, Il signor Antonio Bologna sposa la duchessa di Malfi e tutti dui sono ammazzati)